Cinema, l’imprenditore sotto scorta Gaetano Saffioti si racconta nel film “La Mano Nera”

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“I DON’T DREAM AT NIGHT, I DREAM AT DAY, I DREAM ALL DAY; I’M DREAMING FOR A LIVING.” - Steven Spielberg

Si aggiunge un nome importante all’opera “La Mano Nera” di Ambrogio Crespi scritta insieme a Giuseppe Gallinella. Gaetano Saffioti, noto imprenditore calabrese a seguito di minacce, richieste di estorsioni ed intimidazioni da parte della ‘ndrangheta decide di denunciare tutto alla magistratura dando vita a operazioni chiave che portano all’arresto di diversi clan mafiosi.

«Credo che si possa e si debba cambiare, con tutto quello che ci può accadere. Si deve combattere in prima linea, in trincea a fianco di chi ne ha bisogno, e come non si abbandona un amico in difficoltà, così come non si deve abbandonare una terra e i suoi abitanti.» dichiara in un’intervista Saffioti, testimone di giustizia, che dal 2002 vive sotto scorta per aver avuto il coraggio di affrontare questo percorso.

Lo stesso coraggio che hanno avuto gli altri protagonisti Michele Inserra giornalista minacciato dalla ‘ndrangheta, Michele Albanese giornalista/imprenditore sotto scorta, Luigi Leonardi imprenditore campano che proprio in queste ore ha rinunciato alla scorta e la Diocesi del Santuario della Madonna di Polsi (RC).

“La Mano Nera” sarà un docufilm prodotto da Index Production che farà parlare molto. Uomini costretti ad un silenzio assordante che attraverso questa pellicola daranno voce al loro silenzio obbligato grazie alla volontà di Ambrogio Crespi e dell’autore Gallinella che portano a conoscenza questo fenomeno nero come la morte chiamato “mafia”.

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