Il caso Tortora, una ferita ancora aperta
Martedì 18 in Bocconi il film sul clamoroso caso del conduttore e giornalista accusato ingiustamente, e poi assolto in via definitiva, di associazione camorristica e traffico di droga
Uno dei casi più conosciuti di malagiustizia, che nei primi anni ’80 colpì profondamente l’opinione pubblica italiana. Il caso Tortora, con i relativi processi e gli anni di detenzione prima della definitiva assoluzione, è stato raccontato nel docufilm Enzo Tortora-Una ferita italiana, del regista Ambrogio Crespi, che verrà proiettato martedì 18 febbraio, alle 16, nell’aula Manfredini dell’Università Bocconi, in via Sarfatti 25, su iniziativa dell’associazione studentesca Ergo.
“Il film sarà preceduto da una breve conferenza esplicativa da parte del regista Crespi e dello staff di Datamedia che ha prodotto il film, quindi interverrà Massimo Ceresa-Gastaldo, docente di procedura penale in Bocconi, che affronterà il caso dal punto di vista giuridico”, spiega Simona Siciliani, vicepresidente di Ergo. “Alla fine della proiezione seguirà un dibattito con la partecipazione del pubblico”.
All’evento, al quale si accede liberamente fino a esaurimento posti, interverranno anche: Rita Bernardini, Davide Corriero, Emanuele Floridi, Corrado Formigli, Andrea Mancia, Francesca Scopelliti, Michelangelo Tagliaferri.
Fonte Via Sarfatti 25