TVZAP: MALATERRA, SU RETE4 IL DOCUFILM SULLA “TERRA DEI FUOCHI” CONDOTTO DA GIGI D’ALESSIO

Hendrerit nibh praesent litora faucibus pulvinar elit sem nostra conubia ultricies scelerisque. Cubilia auctor maecenas ac mi turpis libero quam.

Commodo proin suscipit diam nascetur ante per auctor sapien maecenas mi consequat. Taciti torquent facilisis habitasse dignissim scelerisque libero eget. Cubilia nullam litora tincidunt erat ridiculus.

“I DON’T DREAM AT NIGHT, I DREAM AT DAY, I DREAM ALL DAY; I’M DREAMING FOR A LIVING.” - Steven Spielberg

Gigi D’Alessio in un viaggio nelle sue terre della Campania, dove la camorra ha sversato e sversa rifiuti industriali, tossici, nucleari e dà fuoco ai rifiuti: è Malaterra, docufilm di Ambrogio Crespi e Sergio Rubino che vuole far conoscere ai giovani di che cosa si parla quando si parla di Terra dei fuochi, di camorra, di difesa del territorio e di capire quanta importanza abbia la difesa e la salvaguardia del nostro Paese. Il lavoro, musicato e condotto dal cantante napoletano, va in onda in prima tv mercoledì 14 ottobre alle 23.35 su Rete4.

“È un’idea nata insieme a Rubino e Crespi durante il concerto di Capodanno a Napoli, quando parlai della Terra dei fuochi. Un tema del quale non si parla più, o non se ne parla abbastanza e che invece va tenuto vivo, alto – dice D’Alessio – abbiamo deciso di fare un viaggio filmato in quella parte di Campania per mostrare a tutti che non esiste solo la camorra, il crimine organizzato, ma che c’è anche una larghissima parte di popoplazione che vuole combattere quell’orrore, nonostante il dolore di tanta gente, della madri che hanno visto i loro bambini passare dall’allattamento alla chemioterapia”. “Noi, in Campania – continua D’Alessio – non abbiamo le industrie, possiamo puntare solo sull’agroalimentare che è una nostra grande risorsa, un mercato che in quell’area è stato massacrato, polverizzato, e che va recuperato con ogni forza”.

Da Aversa e Succivo, Caivano e Acerra e Giugliano vogliono tutti scappare, perché si respirano veleni, ci si ammala (qui l’incidenza di tumori è altissima), purtroppo si muore.

Share :