Nel corso di un’intervista a Radio Radicale, l’ex senatrice e compagna di Enzo Tortora, Francesca Scopelliti, torna a parlare dell’esclusione, dal Festival di Roma, del docufilm di “Enzo Tortora, una ferita italiana“, affermando sulla personalità dello stesso come sia stato” un protagonista attivo e non passivo, insieme ai Radicali“.

La Scopelliti fa eco alle parole già precedentemente espresse da Vittorio Pezzuto, giornalista e autore della biografia “Applausi e sputi. Le due vite di Enzo Tortora”, il quale qualche giorno fa aveva detto in merito alla polemica dell’esclusione del docufilm dal Festival di Roma: “mettiamola di essere provinciali: a Hollywood di quest’incredibile storia di inferno, lotta e riscatto avrebbero già fatto un kolossal“.

“La Rai continua ad essere distratta sulla memoria di Enzo. Eppure lui ha rappresentato molto è stato un innovatore della televisione italiana“, spiega la Scopelliti rispondendo alle domande dell’intervistatrice D’Urso.

“Oggi Tortora rivive in Rai. La Rai si appoggia ancora oggi su alcuni format presi a piene mani da Enzo“, continua l’ex senatrice che infine aggiunge: “L’anno scorso il film di Fulvio Lucisano, tratto dal libro di Vittorio Pezzuto, ha avuto molti ascolti, perché la vicenda di Tortora tocca il cuore e spinge alla commozione, mi chiedo come quest’anno che ricorrono i trent’anni dal carcere e i venticinque dalla morte” la Rai non abbia pensato di celebrarlo, “la Rai ha dormito“, continua la Scopelliti.

“Il docufilm di Ambrogio Crespi è un pungo nello stomaco perché al di là delle dichiarazioni degli intervistati c’è la voce di Enzo“, dichiara ancora l’ex senatrice.

“Non so se il direttore del Festival l’ha visto, ma se l’ha visto e non ha avuto questa reazione forse dovrebbe farsi una controllatina al cuore”, conclude.

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Fonte: Clandestinoweb