Se Muller cerca giustificazioni, faccia uno sforzo di fantasia, evitando di nascondersi dietro a un dito. Il documentario dura 60 e non 50 minuti e, naturalmente, non ha la pretesa di portare delle novità, ma solo di evitare che qualcuno dimentichi il martirio cui fu sottoposto Enzo Tortora.
L’occasione e’ quella del 30nnale del suo arresto e dei 25 anni dalla sua morte.
E’ la storia di un galantuomo, vittima della malagiustizia. E’ un documentario di passione civile, con alcuni inediti. Se a Muller non interessa, pazienza. Avremo comunque modo di farlo conoscere, con buona pace del direttore artistico del festival di Roma.