THINK NEWS: AFFERMAZIONE AL SIFF DOCU SU TORTORA È VITTORIA CONTRO MALAGIUSTIZIA

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“I DON’T DREAM AT NIGHT, I DREAM AT DAY, I DREAM ALL DAY; I’M DREAMING FOR A LIVING.” - Steven Spielberg

Thinknews ci ha creduto e lo ha sostenuto sin dal primo momento. Quando “Enzo Tortora, una ferita italiana” di Ambrogio Crespivenne rifiutato inspiegabilmente dal festival del cinema di Roma per ragioni inconfessabilmente politiche. E ha avuto ragione a crederci e a sostenerlo.

La cavalcata trionfale che questo film ha avuto da allora conforta questa scelta di avere appoggiato sempre e con convinzione il docufilm in questione: sin da quel 12 novembre 2013 giorno in cui venne proiettato in una sala messa a disposizione dalla Camera dei deputati (in seguito a una petizione bipartisan di onorevoli le cui firme vennero raccolte da Michele Anzaldi del Pd e Mara Carfagna di Forza Italia) finendo per venire proiettato il 4 marzo anche al Parlamento europeo nell’aula intitolata ad Altiero Spinelli, con l’emozione di fare risentire ancora una volta la voce di Tortora nel luogo in cui era stato eletto nel 1984 con il partito radicale di Sciascia e di Pannella, e passando nelle aule consiliari e nelle università di mezza Italia e anche in Inghilterra.

Oggi una rassegna cinematografica come il Salento international film festival ha finalmente consacrato anche il valore artistico, oltre che politico ed emotivo, di questo docufilm.

Chi ha seminato l’amore per la buona giustizia unendolo alla lotta contro quella cattiva che fu la battaglia principale di Enzo Tortora è giusto che oggi si goda i frutti della propria opera d’arte e di ingegno insieme a tutti coloro che vi hanno collaborato.

“Enzo Tortora, una ferita italiana”, da quel giorno che Marco Muller “fece per viltade il gran rifiuto” (per citare Dante), ne ha fatta di strada e altra ne farà. Perché chi riesce a parlare alle coscienze degli italiani ha più forza di chi sa solo insegnare l’odio. E la malagiustizia dei prepotenti e degli arroganti non può essere vinta con gli stessi mezzi da questi ultimi usati. Bensì con la forza dell’amore e della buonafede e della onestà intellettuale.

Questo premio è solo il primo riconoscimento. Altri ne verranno.

Fonte Think News

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