TERRA DEI FUOCHI, MICHELA ROSTAN (PD): SOSTERREMO CON TUTTE LE FORZE IL DOCUFILM DI AMBROGIO CRESPI

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“I DON’T DREAM AT NIGHT, I DREAM AT DAY, I DREAM ALL DAY; I’M DREAMING FOR A LIVING.” - Steven Spielberg

Questa mattina sul sito di Campania24news è stata pubblicata un’intervista alla parlamentare del Partito democratico Michela Rostan relativa al nuovo documentario che sto realizzando sulla Terra dei Fuochi.

La Terra dei Fuochi in Campania è una vera e propria emergenza e durante la giornata di ieri il governo ha dato parere favorevole per l’impiego dell’esercito nella regione per contrastare il fenomeno delle ecomafie.

Il regista Ambrogio Crespi ha voluto raccontare la realtà sulla situazione in Campania, iniziando la produzione di un nuovo docufilm sulla Terra dei Fuochi. La redazione di Campania24news ha intervistato sulla questione Michela Rostan la parlamentare del Partito Democratico, che da tempo si occupa dell’emergenza sversamenti illegali.

Sta per iniziare la produzione del nuovo docufilm di Ambrogio Crespi. Si affronterà l’emergenza Terra dei Fuochi e lei ha aderito e sostenuto l’iniziativa.

Oggi è una giornata importante in Aula perché inizieremo a votare il decreto del ministro Andrea Orlando sulla Terra dei Fuochi. Insieme ad altri colleghi parlamentari e deputati della Campania, ci siamo attivati in questi mesi per far diventare un caso nazionale quello della Terra dei Fuochi. Alcune trasmissioni hanno mandato in onda le parole di Carmine Schiavone, che non hanno aggiunto nulla a quello che già sapevamo, perché erano già agli atti non solo della procura ma anche del Parlamento. Accolgo invece con entusiasmo l’idea e la volontà di dare attenzione mediatica a questo gravissimo problema attraverso un documentario che possa anche essere evocativo per le persone che vivono nei nostri territori, così come è nelle intenzioni del lavoro di Ambrogio Crespi. Questo film lo sosterremo con tutte le nostre forze.

Terra dei fuochi

Il governo si sta muovendo con un decreto legge che a molti è apparso poco incisivo. Quale è il secondo passo, cosa si può fare di più?

Credo che tra il dire e il fare ci sia una bella distanza. Si può sempre migliorare, ma alcuni passi in avanti importanti sono stati fatti: l’inasprimento delle pena, la presenza maggiore delle forze dell’ordine, il perimetraggio delle aree inquinate. Il punto sul quale bisogna puntare per il futuro è quello delle bonifiche. Occorre vigilare in maniera costante.

Abbiamo visto che il Governatore Caldoro si sta muovendo molto, anche sul territorio, per arginare l’emergenza e per dare una risposta. Come valuta il lavoro del presidente della Regione?

Il suo è un operato ambiguo. Non lo dico per motivi di appartenenza politica, ma l’operato del ministro Orlando in pochi mesi è stato molto attento alla questione della Terra dei Fuochi. L’operato di Caldoro, invece, non è chiaro. Anche sulla questione del termo-valorizzatore. Ho molte perplessità in merito.

Nel tempo sono nate moltissime associazioni che operano sul territorio, alcune sono comprensibilmente animate da una forte rabbia, come nel caso del contestatore Egidio Giordano. Secondo lei sono costruttivi episodi come quello che ha coinvolto Giordano ultimamente?

Assolutamente no. Io ho incontrato in questi mesi associazioni e comitati. Ritengo che fin quando la protesta reserà chiusa in un recinto di costruzione i problemi si possono risolveri, ma molto spesso gli stessi interessi di queste associazioni sfociano in prevaricazioni e innescano dinamiche sbagliate. Capisco la rabbia, anche noi parlamentari campani viviamo la stessa condizione, ma è necessario un controllo a monte della protesta.

Cosa risponde ai giovani della Terra dei Fuochi che chiedono un intervento immediato? Che speranze ci sono per le nuove generazioni?

La speranza è l’unica cosa che è rimasta ai giovani, unita alla possibilità di collaborare con noi che abbiamo un ruolo istituzionale. Ci vorranno molti anni per bonificare i nostri territori. Alle nuove generazioni chiedo di non abbandonare la nostra terra ma restare per combattere e per salvarla. Lo dobbiamo anche alle generazioni future.

Il Governo ieri ha detto si all’impiego di militari contro le ecomafie.

Io stessa ho presentato una proposta di legge al riguardo, sono favorevole all’impiego dell’esercito non con poteri sostitutivi di polizia e carabinieri, ma con poteri di vigilanza e come presidio. In questa fase di prevenzione dei rifiuti tossici sicuramente è uno strumento valido.

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