TEMPI.IT: “ENZO TORTORA, UNA FEITA ITALIANA”. SERVE UNA VERA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DA DEDICARE ALLA SUA MEMORIA

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«Questo è un paese fatto di persone che scordano facilmente. Se oggi chiedessimo a un diciottenne chi è stato Enzo Tortora credo che in pochi saprebbero rispondere. Era un uomo che ha fatto, come avviene spesso nel mondo radicale, della sua vicenda privata una vicenda politica. Con il suo processo tutta Italia ha toccato con mano a cosa possa portare la cattiva amministrazione della giustizia». L’avvocato Giuseppe Rossodivita, segretario del comitato radicale per la giustizia Pietro Calamandrei, rievoca con tempi.it trent’anni di battaglie a margine della proiezione di ieri sera del docufilm “Enzo Tortora, una ferita italiana”. Rifiutato dal Festival Internazionale del Film di Roma 2013 e dalla Rai, è stato proiettato al Comune di Milano, su iniziativa di tutti i gruppi consiliari.

QUANTO CI COSTA LA CARCERAZIONE PREVENTIVA. Il consigliere Matteo Forte (Ncd), nel suo intervento prima della proiezione, ha analizzato il «problema della carcerazione preventiva», citando «gli ultimi dati del ministero, aggiornati al 31 gennaio, che dicono che, su una capienza di 47.711 detenuti, il nostro sistema vede la presenza di 61.449 carcerati. Non solo: ben il 18 per cento, 11.173, sono quelli in attesa del primo grado di giudizio», ha spiegato. Un dato che si riflette anche sulla popolazione carceraria della Lombardia, dove «purtroppo, succede di peggio: su 5.276 detenuti, il 28 per cento è tecnicamente innocente, 1.490. Percentuale che cresce al 31 se si considerano tutti i detenuti in attesa di giudizio, 1.637». Numeri che però vogliono dire anche spese per lo Stato, perché l’ingiustizia ha un costo: «I contribuenti – ha concluso – devono sostenere una spesa annua di circa 74 milioni, visto che è di 123,78 euro il costo medio giornaliero per detenuto».

Fonte Tempi.it

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