TAZEBAONEWS: FILM TORTORA, ANZALDI GOZI E PALMA CHIEDONO A MIBAC ACCESSO ATTI PER CAPIRE MOTIVI ESCLUSIONE

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“I DON’T DREAM AT NIGHT, I DREAM AT DAY, I DREAM ALL DAY; I’M DREAMING FOR A LIVING.” - Steven Spielberg

Non si accenna a placarsi la polemica scoppiata per l’esclusione dal Festival del cinema di Roma del documentario “Tortora, una ferita italiana”, del registaAmbrogio Crespi.

I deputati del Partito democratico Michele Anzaldi, Sandro Gozi e Giovanna Palma hanno fatto sapere che chiederanno al Ministero dei Beni e delle Attività di “valutare se non sia il caso di fare una richiesta di accesso agli atti per capire le reali motivazioni che hanno portato all’esclusione l’esclusione del film documentario dedicato alla vicenda giudiziaria di Tortora”.

Secondo i parlamentari, “alla luce dei numeri dell’ottava edizione del Festival che oltre ai 18 film in concorso, comprendono tra l’altro 20 pellicole fuori concorso, 36 lungometraggi, 6 mediometraggi, 13 cortometraggi e 10 documentari, appare davvero incomprensibile che, nell’anno in cui ricorre il trentennale dallo scoppio della vicenda giudiziaria che ha colpito irrimediabilmente Enzo Tortora, non si sia trovato un piccolo spazio per ricordarlo”.

“L’accesso agli atti – concludono i deputati – permetterà di fare luce su una vicenda che lascia l’amaro in bocca e chiarire una volta per tutte se la decisione dei vertici del Festival di Roma sia stata dettata da carenze della pellicola o non si tratti invece di un caso di mala gestione”.

Dopo l’appello di 25 deputati che hanno chiesto al presidente della Camera, Laura Boldrini, di trasmettere il film in Aula, ieri anche il candidato alla segreteria Pd di Roma, Tobia Zevi, ha lanciato un appello al sindaco di Roma, affinchè valuti “una iniziativa speciale per un ricordo della città a trent’anni da quella terribile ingiustizia”.

“Il caso Tortora – ha spiegato Zevi – è l’emblema dei problemi che ha la giustizia nel nostro Paese, compresa anche la questione della responsabilità civile dei magistrati e di un referendum popolare non rispettato. E’ un peccato che il Festival del Cinema di Roma, nato anche per interpretare un legame forte con la società, non abbia voluto cogliere l’occasione per ricordare Tortora. Il Campidoglio potrebbe attivarsi per una proiezione speciale del documentario ‘Tortora, una ferita italiana’, permettendo anche ai più giovani di conoscere la storia che fatto toccare il punto più basso alla giustizia italiana”.

Fonte TazebaoNews

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