Il docufilm che ha commosso migliaia di persone da nord al sud Italia, passando per la Camera dei deputati, l’università britannica di Exeter e il Parlamento europeo di Bruxelles, torna nella Capitale. “Enzo Tortora, una ferita italiana”, di Ambrogio Crespi, sarà proiettato giovedì 20 marzo alle 19.10 presso la Sala 1 del Nuovo Cinema Aquila nell’ambito del Riff. Il capolavoro sulla malagiustizia italiana è infatti finalista del Rome Independent Film Festival 2014, la manifestazione cinematografica della Capitale che anche quest’anno premierà i migliori lavori indipendenti, con alto impegno sociale e politico. L’ingresso è aperto a tutti e, per giornalisti e professionisti del settore, è possibile accreditarsi nel sito Riff. A 25 anni dalla morte e a 30 dall’arresto, “Enzo Tortora, una ferita italiana”, prodotto dal Gruppo Datamedia, racconta il vortice giudiziario, mediatico e umano che ha colpito uno dei volti più noti della tv italiana degli anni 70’ e 80’. Nel suo docufilm, Ambrogio Crespi affida la narrazione allo stesso Tortora, attraverso una serie di immagini di repertorio, e ai protagonisti della vicenda come l’avvocato Raffaele Della Valle, il collega e amico di partito Marco Pannella, il giudice Giuseppe Pititto e il giornalista Vittorio Feltri. Poi la lettura delle lettere inviate dal carcere da Tortora e lette, in esclusiva, dalla sua compagna Francesca Scopelliti. Fra i momenti più toccanti del documentario, in fine, un’altra lettera scritta da un detenuto al presentatore di Portobello e letta dal regista con trasporto e emozione. Insomma, “Enzo Tortora, una ferita italiana” è un docufilm da non perdere.
Fonte RomaCapitaleNews