RINEWS: ENZO TORTORA” DI AMBROGIO CRESPI AL RIFF: UN’OCCASIONE PER EMOZIONARSI

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“I DON’T DREAM AT NIGHT, I DREAM AT DAY, I DREAM ALL DAY; I’M DREAMING FOR A LIVING.” - Steven Spielberg

Mancano pochissimi giorni alla partenza della tredicesima edizione del tanto atteso Rome Indipendent Film Festival (Riff) e tra i film in concorso, sarà possibile vedere “Enzo Tortora, una ferita italiana” di Ambrogio Crespi.

Il docufilm prodotto da Gruppo Datamedia è un’opportunità per conoscere una parte di storia del nostro Paese che in molti ignorano. Parla infatti di un incredibile errore giudiziario, quello in cui è stato coinvolto il presentatore di “Portobello”, ma non solo. È una storia che parte da Tortora, ma che potrebbe riguardare chiunque.

Il lavoro in questione è sicuramente un mezzo per ricostruire, informare e farsi un’opinione sulla assurda vicenda di Tortora. Ha infatti una grande valenza pedagogica, non a caso è stato diffuso in scuole e università italiane ed europee. Grazie alla straordinaria sensibilità infusa da Ambrogio Crespi in questo film “Enzo Tortora, una ferita italiana”, è un tripudio di emozioni.

Molte le interviste esclusive, le più toccanti quelle a Francesca Scopelliti, ex compagna di Tortora che legge tra le lacrime, le lettere scritte dal carcere di un uomo ferito, distrutto, incredulo, ma determinato a combattere con dignità  e passione una battaglia estremamente complicata. La commozione è inarrestabile. Quello che viene fuori è la figura di un uomo eroico, Tortora, a cui ancora oggi, non è stata data giustizia. A tal proposito infatti, Crespi ha dichiarato più volte di volere una riforma della giustizia che porti il nome del noto conduttore tv. Un riconoscimento, un tributo doveroso per il regista.

Un documentario a cui nessuno spazio è dedicato a “€œfronzoli”€ o “€œabbellimenti stilistici” e che non perde mai di vista l’aspetto documentaristico e scientifico, girato con il cuore e per questo inaspettatamente toccante.

Fonte Rinews

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