REFERENDUM RADICALI ‘GIUSTIZIA GIUSTA’, HO DECISO DI FIRMARE DOPO IL CASO AMBROGIO CRESPI

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Di Maria Paola de Stefano – Una vera giustizia è il primo mattone per costruire una nuova Italia. Ho firmato i referendum radicali sulla giustizia e l’ho fatto con ferma convinzione. Il tema della Giustizia nel nostro Paese dovrebbe essere al centro del dibattito politico aldilà della vicenda Berlusconi. La maggioranza degli italiani non ha più fiducia nelle istituzioni perché non si sente garantita dalla Giustizia. Come dar loro torto?

Personaggi come Ingroia, Bocassini, Esposito,di certo non sponsorizzano l’imparzialità della giustizia italiana. Per non parlare dei tempi, in qualche rara eccezione assai brevi,ma nella stragrande maggioranza dei casi, incredibilmente lunghi. Tanto lunghi da permettere ad alcuni di restare impuniti e negare ad altri il diritto di avere giustizia. È opportuno, quindi, che si apra un dibattito serio e partecipato su una questione che riguarda da vicino tutti noi perché ha a che fare con la sopravvivenza stessa dello Stato di diritto. Ho firmato i referendum radicali perché sottoscrivere un referendum significa, prima di tutto, passare la parola ai cittadini, chiedere che siano loro a pronunciarsi in prima persona su determinati temi. Libertà è, infatti, partecipazione.

Ho firmato perché in un Paese dove pericolosi criminali, stupratori e pedofili sono a piede libero, ragazzi poco più che ventenni sono stati incarcerati perché credevano in “idee scomode”. L’ho fatto per Zippo, per Emmanuela, per Peppe, per Andrea, per Enrico. L’ho fatto per Giorgio, perché in un’Italia dove non conosceremo mai la verità sulle trattative Stato-mafia non è ammissibile che venga arrestato chi la mafia l’ha sempre combattuta in prima linea…e che questi debba scontare 11 mesi di detenzione prima che si accorgano del colossale errore. L’ho fatto per Ambrogio Crespi (direttore del Clandestinoweb) perché non si possono “rubare” 200 giorni di vita ad un uomo senza ragione. L’ho fatto per Gabriele e per Stefano perché quella dello Stato non può mai diventare una mano assassina. L’ho fatto per tutti quelli le cui storie non ho avuto occasione di conoscere, per tutti coloro che ancora aspettano giustizia e continueranno ad essere tantissimi se non facciamo qualcosa.

L’ho fatto per il mio Paese, perché ha una storia ed una tradizione di grande civiltà. L’Italia è il luogo dove nacque il diritto, purtroppo oggi è alla deriva, scivolando pian piano verso la preistoria umana e culturale. Io l’ho fatto e invito tutti a farlo, oltrepassando gli steccati ideologici, gli interessi di parte. Qualunque sia il vostro credo politico una #giustiziagiusta è necessaria!

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