LOMBARDIA24NEWS: “ENZO TORTORA, UNA FERITA ITALIANA” DI AMBROGIO CRESPI PROIETTATO A MONZA

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Ci sarà anche Raffaele Della Valle il prossimo 25 marzo a Monza alla proiezione di “Enzo Tortora, una ferita italiana” il docufilm di Ambrogio Crespi sulla vita di uno dei simboli della televisione italiana, accusato ingiustamente e incastrato suo malgrado nelle maglie di una condanna (mediatica e giudiziaria) e di un processo che oltre a renderlo icona della malagiustizia lo colpirono così nel profondo da portarlo alla morte. L’avvocato Della Valle, all’epoca giovane difensore di Tortora e suo amico, racconta in una toccante testimonianza inclusa nel documentario, il suo personale ricordo di quegli anni, di quella indagine, di quel processo. E affida alla telecamera l’emozione e la commozione degli attimi dell’assoluzione che restituirono all’uomo Tortora quell’etichetta di innocenza che in tanti gli avevano ingiustamente strappato, ma che lui aveva rivendicato con forza e dignità sin dal primo momento. L’appuntamento è per il prossimo 25 marzo alle 21:00, quando il docufilm prodotto dal Gruppo Datamedia sarà ospitato nella Sala della Maddalena (Via della Maddalena,7), per raccontare ancora una volta “la storia delle storie”. Assieme all’avvocato Della Valle e al regista Ambrogio Crespi, ci sarà anche il sindaco del comune di Monza, Roberto Scanagatti, che ha così spiegato la volontà di ospitare il docufilm: “Con la vicenda di Enzo Tortora è stata scritta una triste pagine della storia italiana. Ciò che è accaduto deve continuare a essere da monito. La libertà è il bene più prezioso che tutti i cittadini possiedono. Di Enzo Tortora va ricordata non solo la sua personale tragica vicenda ma anche il suo impegno per la riaffermazione di un importante principio nell’interesse di tutti coloro che, come lui, hanno vissuto sulla propria pelle una profonda ingiustizia”. E’ stato proprio il Comune a promuovere l’evento decidendo di ospitare il documentario di Crespi per la prima volta nel capoluogo brianzolo, dopo gli appuntamenti che già lo avevano portato tra l’altro al Parlamento Europeo e alla Camera dei Deputati.

Fonte Lombardia24News

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