LA VOCE: RIFF 13ESIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL DEL CINEMA INDIPENDENTE

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“I DON’T DREAM AT NIGHT, I DREAM AT DAY, I DREAM ALL DAY; I’M DREAMING FOR A LIVING.” - Steven Spielberg

Apre la rassegna Minnie Driver protagonista dell’indie Return to zero e chiude Franco Battiato con Temporary road; Lo sguardo delle donne è cinema al Riff e il cinema del vero passa prima al festival degli indipendenti: dall’allarme giustizia ai diritti umani i temi della ricca sezione dei documentari.

L’attrice Minnie Driver, protagonista dell’indie Return to zero di Sean Hanish, storia di una difficile maternità, apre la 13esima edizione del Rome independent film festival che prende il via il 16 marzo presso del Nuovo Cinema Aquila, per una settimana ricca di film e documentari indipendenti con numerose anteprime europee e mondiali. Sei i film in gara per la sezione internazionale, sei i lunghi italiani, 20 documentari (di cui otto stranieri): questi sono i numeri della selezione 2014.

Un caleidoscopio al femminile: la selezione dei lungometraggi stranieri propone in maniera quasi monotematica la figura della donna come principale protagonista. E’ madre-figlia in Nuwebe (diretto da Joseph Israel Laban), artista ribelle e angosciata in Paradise cruise (Matan Guggenheim) e in Tempo girl (Dominik Locher), problematica e sola in The girl from the wardrobe (Bodo Kox) e in Wounded (Fernando Franco).

I film italiani in concorso sono: The stalker di Giorgio Amato sulla violenza alle donne e la commedia Cut del trio Riccardo Romboli, Giulio Valli, Nico di Lalla, Sogni di gloria del Collettivo John Snellinberg, gli ecologici Ci vorrebbe un miracolo di Davide Minnella e La terra e il vento di Sebastian Maulucci e l’action noir The sweepers di Igor Maltagliati. Molto interessante e varia la selezione dei cortometraggi internazionali e nazionali, alcuni dei quali vantano la presenza di volti noti del cinema e della tv, tra i quali, solo per citarne alcuni: Lorenza Indovina, Massimo Dapporto, Vinicio Marchioni, Sabrina Impacciatore, Federico Tocci, Cristiana Vaccaro, Giorgio Colangeli. Simone Cristicchi e Sergio Rubini.

Recente scoperta nei grandi festival italiani i documentari hanno da sempre costituito un’asse portante della produzione indipendente e per questo costantemente testimoniati dal Riff. Impegno sociale, ambiente, ma anche mafia e contrasto alle multinazionali sono questi alcuni dei temi affrontati nella sezione italiana dei documentari. Da segnalare Another world, di Thomas Torelli che propone un inedito modo di interpretare la realtà proponendo una riflessione sull’interconnessione esistente tra uomo e universo.

Tematiche eco toccano Wangki di Joana de Freitas Ginori e Matteo Vieille Rivara, incentrato sulla battaglia quotidana del popolo Miskito per preservare l’equilibrio tra uomo e natura e Iriria – niña tierra di Carmelo Camilli. A 25 anni dalla sua morte, il regista Ambrogio Crespiriaccende la memoria sulla vicenda Tortora e sull’infame passerella mediatica che fu costretto a subire, con il suo Enzo Tortora. Happy goodyear, di Elena Ganelli e Laura Pesino, propone una riflessione sulle multinazionali portando alla ribalta il caso dell’omonima fabbrica di pneumatici.

Fonte LaVoce

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