Dopo il successo della proiezione di “Enzo Tortora, una ferita italiana” presso la Exeter University, in Inghilterra, il professore di Scienze politiche del prestigioso istituto nonché IdEx chair a Bordeaux, Claudio Radaelli, ha voluto portare il docufilm di Ambrogio Crespi anche in Francia.
Il lavoro sulla malagiustizia, dopo numerosissime tappe da nord al sud d’Italia e dopo gli applausi conquistati al Parlamento europeo di Bruxelles, è stato così presentato il 15 aprile agli studenti dell’università Sciences Po Bordeaux.
Alla visione del documentario, è poi seguito un dibattito di oltre un’ora moderato dallo stesso Radaelli e dalla professoressa Cécile Vigour, ricercatrice presso il Centre Emile Durkheim.
“La Professoressa Vigour sta iniziando un grande progetto comparato sulla riforma della giustizia in Belgio, Italia e Francia. Questo suo progetto prevede dei momenti di riflessione e discussione con un pubblico ampio di studenti, cittadini, e ricercatori”, ha spiegato Radaelli.
“Il cinema è un mezzo formidabile per questi momenti di public engagement. Abbiamo scelto insieme “Enzo Tortora, una ferita italiana” di Ambrogio Crespi per la sua efficacia nel presentare insieme una storia umana e una battaglia politica, e per capire meglio un evento del passato che è intrecciato ai fatti di oggi, in primo luogo le sentenze della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo sulle violazioni ai diritti umani fondamentali nelle carceri e nei processi in Italia”.
Per la Vigour, il docufilm di Crespi racconta il dramma della “carcerazione preventiva, degli errori giudiziari, delle condizioni disumane e degradanti delle carceri, dei metodi discutibili della lotta contro la criminalità organizzata, della mancata responsabilità civile dei magistrati, dei limiti della loro indipendenza e infine del ruolo dei media”.
Fonte Italia-24News