ITALIA24NEWS: “ENZO TORTORA, UNA FERITA ITALIANA” DI AMBROGIO CRESPI TRA I FINALISTI DEL ROME INDIPENDENT FILM FESTIVAL

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“I DON’T DREAM AT NIGHT, I DREAM AT DAY, I DREAM ALL DAY; I’M DREAMING FOR A LIVING.” - Steven Spielberg

Il Riff, Rome Independent Film Festival, vendica Ambrogio Crespi e il suo docufilm “Enzo Tortora, una ferita italiana”. Dopo essere stato escluso, tra le polemica, dal Festival Internazionale del film di Roma, l’opera di Crespi è diventata una caso mediatico senza precedenti capace di far tornare sulle prime pagine dei giornali, a 25 anni dalla sua morte, l’incredibile vicenda di malagiustizia che ha distrutto la vita del celebre presentatore televisivo.

“Enzo Tortora, una ferita italiana” di Ambrogio Crespi al Riff
Il docufilm, è stato proiettato dal Nord al Sud Italia in un topur dalle numerose tappe: tutto è partito dalla Camera dei deputati (12 novembre 2013), poi la proiezione all’Ara Pacis di Roma (21 novembre 2013), alla Exeter University (Inghilterra, 9 dicembre 2013), i 4 appuntamenti in Sicilia (18-19 dicembre 2013), per finire con Napoli (30 gennaio 2014) e il Comune di Milano (4 febbraio 2014) ed infione la prestigiosa Università Bocconi di milano ( 18 febbraio 2014). Domani infine, il documentario di Ambrogio Crespi, sarà proiettato al Parlamento europeo.

A vendicare l’esclusione dal Festival di Roma tutta questa serie di successi sopra indicati ma anche la soddisfazione di essere tra i finalisti della tredicesima edizione del Rome Independent Film Festival, che si terrà presso il Nuovo Cinema Aquila. Una settimana ricca di film e documentari con numerose anteprime europee e mondiali. Nel totale sono i sei i film in gara nella sezione internazionale e sei i lungometraggi italiani ed infine 20 nel complesso i documentari in lizza, di cui otto stranieri. Questi i numeri appartenenti alla sezione 2014.

“Enzo Tortora, una ferita italiana” figura tra i docufilm di impegno sociale, assieme a “Another World”, di Thomas Torelli, che tocca tematiche relative all’uomo e all’universo, come anche “Wangki” di Joana de Freitas Ginori e Matteo Vieille Rivara. Uomo e natura anche in “Iriria – niña tierra” di Carmelo Camilli. Di stampo diverso il documentario di Eleonora Marino, “La bella Virginia al bagno” e quello sui misteri italiani “Romagna Nostra, le mafie sbarcano in Riviera” di Francesco Ceccoli. Sulla figura di Pierpaolo Pasolini si concentra “Un intellettuale in borgata” di Enzo de Camillis e chiudono la rassegna di questa categoria infine “Diversa Mente”, un’esistenza outsider di Lorenzo Marinelli, “Dreaming About Burning Man” di Gaia La Rouge, “La piccola guerrigliera” di Giancarlo Bocchi e infine “Supermanz” di Riccardo Papa.

 

Fonte Italia-24News.

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