INTERVISTA A RITA BERNARDINI: IMPORTANTE MONITO DI NAPOLITANO, MA LA SITUAZIONE NELLE CARCERI E’ ILLEGALE

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Di Monica Gasbarri – “Caro Presidente, la situazione delle carceri non è ‘critica’, inammissibile, etc etc. E’ ILLEGALE, da Stato criminale”. La radicale Rita Bernardini commenta così la nuova esortazione del Capo dello Stato Giorgio Napolitano che nella ricorrenza del 196° anniversario della fondazione del Corpo della Polizia Penitenziaria ha ribadito come la carenza del nostro sistema carcerario tocchi soglie non più ammissibili. Esortazioni che però nei fatti rimangono lettera morta, perché, lo stesso Napolitano non si rivolge al Parlamento come ha spiegato in una intervista a Clandestinoweb la stessa Bernardini, che da sempre assieme ai Radicali denuncia la condizione delle carceri italiane e, a monte, della giustizia.

Giorgio Napolitano ha di nuovo denunciato la situazione inammissibile delle carceri italiane. Lei invece è stata ancora più categorica ribadendo che si tratta di una condizione di illegalità…

Il primo solenne e clamoroso appello di Napolitano risale a fine luglio 2011 quando il Capo dello stato parlò di prepotente urgenza riferendosi alla situazione umiliante e all’orrore degli OPG. Quello inviato in occasione della ricorrenza del 196° anniversario della fondazione della Polizia Penitenziaria è l’ennesimo richiamo, ma Napolitano continua a non rivolgersi a chi lo ha eletto, e cioè al Parlamento.

Quindi fino ad ora nulla di concreto…

I moniti del Presidente della Repubblica sono sicuramente importanti, ma la nostra è una situazione che si attesta ormai al di fuori della legalità e che è stata sanzionata più volte dall’Europa. E’ evidente che fino ad ora gli interventi fatti sul fronte carcerario non hanno assolutamente eliminato il problema strutturale che vive il nostro paese.

Napolitano si richiama a un disegno di legge in particolare sul quale il Governo era già al lavoro. Potrebbe essere risolutivo qualora proseguisse l’iter come da lui auspicato?

L’intervento di oggi fa riferimento a misure sulle pene alternative che erano già in discussione verso la fine della precedente legislatura e che poi rimasero lettera morta per la fine anticipata del governo. Queste misure erano tuttavia già di per sé assolutamente inadeguate, così come l’intervento sul fronte delle depenalizzazioni, tanto che la stessa Severino lo ritirò perché ininfluente. Entrambi non possono affrontare l’emergenza umanitaria nelle nostre carceri.

Voi Radicali avete però le idee molto chiare al riguardo. Una ricetta per risolvere con urgenza l’emergenza esiste…

Nessuno si rende conto che per un paese democratico la condizione che stiamo vivendo noi nelle nostre strutture carcerarie non è neanche lontanamente contemplabile. Per interrompere questa gravità l’unico provvedimento attuabile è proprio quello dell’amnistia.

Fonte: Clandestinoweb

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