INCHIOSTROONLINE: LA GIUSTIZIA E IL CASO TORTORA

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“I DON’T DREAM AT NIGHT, I DREAM AT DAY, I DREAM ALL DAY; I’M DREAMING FOR A LIVING.” - Steven Spielberg

“Il caso di Enzo Tortora è la più grande ferita della giustizia italiana”. Esordisce così l’onorevole Mara Carfagna alla presentazione del docufilm “Enzo Tortora una ferita Italiana”. La pellicola realizzata da Ambrogio Crespi è stata esclusa dal Festival Internazionale del Film di Roma per il contenuto ritenuto troppo televisivo.

La vicenda che ha colpito Enzo Tortora è stata controversa e non priva di poche mancanze. Il noto conduttore televisivo venne arrestato con l’accusa di traffico di stupefacenti, associazione di stampo mafioso e appartenenza alla Nuova Camorra Organizzata con a capo Raffaele Cutolo. L’accusa si basava sul ritrovamento di un’agendina in casa di un camorrista, che riportava il suo nome; dopo anni di battaglie legali e perizie calligrafiche si è scoperto che si trattava di Tortona e non Tortora.

Il caso che ha coinvolto il giornalista è una delle pagine più nere della cronaca giudiziaria, che gli ha distrutto la carriera e la vita. Fu trattato come un criminale, messo alla gogna mediatica. L’incontro è terminato con un dibattito sull’esigenza di una legge che possa difendere chi si trova in carcere ingiustamente, per essere scarcerato in caso di errori giudiziari. Ma un punto importante della discussione è stato anche quello sulla responsabilità civile dei magistrati e sulle misure per ridurre il sovraffollamento delle carceri italiane.

L’incontro si è tenuto alla presenza del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, il vice-coordinatore nazionale della Giovane Italia Armando Cesaro, l’onorevole del Partito Democratico Massimiliano Manfredi, il senatore Domenico De Siano, coordinatore di Forza Italia, e i ragazzi della “Giovane Italia”.

Fonte InchiostroOnline

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