Oggi i siti ed i social ci ricordano il 9 Maggio del 1978, il giorno dell’omicidio di Giuseppe Impastato, per tutti era Peppino.
Un giornalista noto per le sue denunce ed ucciso da Cosa Nostra. Una lezione che deve essere sempre attuale.
Il ricordo è unanime ed è un fatto assolutamente positivo. Ognuno di noi ha il dovere della memoria, per non dimenticare e per guardare avanti.
Io, nel mio piccolo, provo a fare qualcosa in più in questa direzione.
Per consegnare qualcosa alle giovani generazioni, per evitare che l’oblio cancelli testimonianze.
Il film che stiamo realizzando, insieme a tutte le persone che hanno deciso di affiancarmi con coraggio, dal titolo ‘La Mano Nera’, racconta le storie di Benedetto Zoccola, Gaetano Saffioti e Michele Inserra ‘persone normali’ che diventano un simbolo della speranza perché denunciano.
Una iniziativa dedicata, dunque, ad uomini come Peppino Impastato, un impegno per sollecitare le coscienze.
Il lavoro, con Klaus Davi, ed ‘fotografo simbolo’ Augusto Di Meo, sarà un faro acceso su chi denuncia, perché nessuno resti solo.
Ci sono uomini che non vanno abbandonati, storie che devono diventare esempi.