I PIÙ BEI FILM INDIPENDENTI DA «ENZO TORTORA» DI CRESPI A «RETURN TO ZERO» DI HANISH

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“I DON’T DREAM AT NIGHT, I DREAM AT DAY, I DREAM ALL DAY; I’M DREAMING FOR A LIVING.” - Steven Spielberg

“Enzo Tortora, una ferita italiana” è in concorso al RIFF (Rome Independent Film Festival). Il docufilm sarà proiettato nella Sala 1 del Cinema L’Aquila il prossimo 20 di marzo alle 19:10. Nel frattempo oggi, in un articolo pubblicato su Il Tempo, si parla delle pellicole in gara e del Festival in partenza il prossimo 16 marzo.

I più bei film indipendenti da «Enzo Tortora» di Crespi a «Return to Zero» di Hanish

Dina D’Isa L’attrice Minnie Driver, protagonista dell’indie «Return To Zero» di Sean Hanish, storia di una difficile maternità, apre la 13esima edizione del Rome Independent Film Festival che prende…

L’attrice Minnie Driver, protagonista dell’indie «Return To Zero» di Sean Hanish, storia di una difficile maternità, apre la 13esima edizione del Rome Independent Film Festival che prende il via domenica domenica presso il Nuovo Cinema Aquila, per una settimana ricca di film e documentari “indipendenti” con numerose anteprime europee e mondiali. Sei i film in gara per la sezione internazionale, sei i lunghi italiani, 20 documentari (di cui otto stranieri).

Un caleidoscopio al femminile con la selezione dei lungometraggi stranieri che propongono in maniera quasi monotematica la figura della donna come principale protagonista. È “madre-figlia” in «Nuwebe» (diretto da Joseph Israel Laban), artista ribelle e angosciata in «Paradise Cruise» (Matan Guggenheim) e in «Tempo Girl» (Dominik Locher), problematica e sola in «The Girl From The Wardrobe» (Bodo Kox) e in «Wounded» (Fernando Franco).

I film italiani in concorso sono: «The Stalker» di Giorgio Amato sulla violenza alle donne e le commedie «CUT» del trio Riccardo Romboli, Giulio Valli, Nico di Lalla, «Sogni di Gloria» del Collettivo John Snellinberg, gli “ecologici” «Ci vorrebbe un miracolo» di Davide Minnella e «La terra e il vento» di Sebastian Maulucci oltre all’action noir «The Sweepers» di Igor Maltagliati.

Molto interessante e varia la selezione dei cortometraggi internazionali e nazionali, alcuni dei quali vantano la presenza di volti noti del cinema e della tv, tra i quali, solo per citarne alcuni: Lorenza Indovina, Massimo Dapporto, Vinicio Marchioni, Sabrina Impacciatore, Federico Tocci, Cristiana Vaccaro, Giorgio Colangeli. Simone Cristicchi e Sergio Rubini.

Impegno sociale, ambiente, ma anche mafia e contrasto alle multinazionali sono questi alcuni dei temi affrontati nella sezione italiana dei documentari. Da segnalare «Another World», di Thomas Torelli che propone un inedito modo di interpretare la realtà proponendo una riflessione sull’interconnessione esistente tra uomo e universo. Tematiche “eco” toccano «Wangki» di Joana de Freitas Ginori e Matteo Vieille Rivara, incentrato sulla battaglia quotidana del popolo Miskito per preservare l’equilibrio tra uomo e natura e «Iriria – niña tierra» di Carmelo Camilli. A 25 anni dalla sua morte, il regista Ambrogio Crespi riaccende la memoria sulla vicenda Tortora e sull’infame passerella mediatica che fu costretto a subire, con il suo «Enzo Tortora Una ferita italiana». «Happy Goodyear» di Elena Ganelli e Laura Pesino propone una riflessione sulle multinazionali portando alla ribalta il caso dell’omonima fabbrica di pneumatici. Di stampo diverso il documentario di Eleonora Marino, «La bella Virginia al bagno», un viaggio tra fiere, circhi, luna park e fiere mercantili di fine ’800. Non mancano i misteri italiani, di cui si occupa «Romagna Nostra, le mafie sbarcano in Riviera» di Francesco Ceccoli. Su Pierpaolo Pasolini si concentra «Un intellettuale in borgata» di Enzo de Camillis, con un’intervista a Gianni Borgna recentemente scomparso. Chiudono la proposta 2014 «Diversa Mente, un’esistenza outsider» di Lorenzo Marinelli, «Dreaming About Burning Man» di Gaia La Rouge, «La piccola guerrigliera» di Giancarlo Bocchi, «Supermanz» di Riccardo Papa.

Sarà proprio un documentario a chiudere il festival. L’appuntamento per il Closing Night Film è con «Temporary Road (una) vita di Franco Battiato» diretto da Giuseppe Pollicelli e Mario Tani. Ospite della serata Franco Battiato. Alcune importanti proiezioni del festival saranno ospitate su www.romefilmmarket.com, la nuova piattaforma dedicata alle pellicole indie provenienti da tutto il mondo promossa dal RIFF che vanta una ricca library fra corti, lungometraggi e doc indipendenti. Al termine del Festival saranno assegnati i RIFF Awards per un valore di oltre 50 mila euro.

Dina D’Isa per Il Tempo

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