Huffington Post – Terra mia, in un film le storie di eroi silenziosi

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“I DON’T DREAM AT NIGHT, I DREAM AT DAY, I DREAM ALL DAY; I’M DREAMING FOR A LIVING.” - Steven Spielberg

Da Huffington Post – Un film su una terra bellissima ma difficile. Un lavoro di denuncia della criminalità organizzata, della ’ndrangheta, della camorra e delle mafie. Un viaggio che parte dal paese calabrese San Luca per consegnare una speranza più ampia, per raccontare la risposta dello Stato e degli uomini “normali” che diventano eroi. Una storia sul Sud, ma che riguarda tutti gli italiani, perché ormai le mafie hanno invaso non solo il Paese ma addirittura tutta l’Europa, come ha ricordato recentemente il Procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri.

Il film “Terra Mia, non è un Paese per Santi”, diretto dal regista Ambrogio Crespi, dopo la vittoria di Salerno, arriverà al Parlamento e poi nelle scuole. È un progetto cinematografico, ma anche sociale e culturale. La pellicola ha ottenuto il “trofeo di categoria” nella sezione documentari, perché è riuscito a toccare le corde più sensibili su un tema così presente nella vita di tutti i giorni, soprattutto in determinate aree del Paese.

Il valore aggiunto è stato raccontare tante piccole storie dal grande valore simbolico, come Klaus Davi, il dirigente scolastico di San Luca (paese calabrese) Mimma Cacciatore, i testimoni di giustizia Gaetano Saffioti e Benedetto Zoccola, il giornalista d’inchiesta Michele Inserra, il comandante dei Carabinieri Cosimo Sframeli e poi ancora Luciana Careri, fidanzata del carabinieri ucciso dall’ndrangheta e il prete anticamorra Don Luigi Merola.

Un cast unico, che ha permesso di raccontare dalla viva voce dei protagonisti cosa voglia dire essere tutti i giorni in trincea, in luoghi di frontiera, dove il confine bene/male spesso viene confuso e troppe volte purtroppo è sfumato, cancellato, dimenticato.

Ambrogio Crespi è stato premiato proprio perché riuscito a raccontare una storia con un taglio cinematografico ma con uno sguardo da documentario, riuscendo a dare voce agli eroi silenziosi, ai rappresentanti dello Stato che reagiscono alla criminalità. Agli eroi di tutti i giorni che sono i veri esempi da seguire. Che meritano il nostro sostegno quotidiano, che è il premio che poi sta più a cuore a chi combatte in terre difficili per tenere sempre alta la bandiera dei diritti, della legalità e della speranza.

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