GRAZIE PRESIDENTE, INTERVENENDO SUL CASO DI SARNO HA RESO IL CARCERE PIU’ “UMANO”

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Grazie Giorgio Napolitano. Grazie per la tempestività con cui ha concesso un provvedimento di clemenza per Vincenzo Di Sarno, il detenuto con un tumore che si era rivolto al Quirinale per chiedere l’eutanasia, visto come non veniva curato in carcere. In questo modo, presidente, Lei ha reso il carcere più “umano”. E ha idealmente dimostrato che l’umanità della funzione punitiva e rieducativa della pena non si può confondere con la demagogia della “sicurezza” che impedisce le riforme della giustizia. Anche se ora tutto sarà reso un po’ più difficile dal rigetto, da parte dei magistrati di sorveglianza, del provvedimento di differimento della pena.

Ma noi crediamo che, questa battaglia, che è soprattutto la nostra, e che era cominciata già all’indomani della sua visita a Poggioreale, valga la pena di essere portata comunque a compimento. Caro presidente, io ricordo bene che Lei durante la visita pre natalizia al carcere napoletano aveva saputo della storia di questo detenuto e aveva già allora lanciato un appello accorato al personale di quella prigione perché si facesse qualcosa.

vincenzo Di SarnoNaturalmente la burocrazia spesso è indifferente, se non feroce, e ha tempi di reazione biblici. Così come in Parlamento, solo a fine gennaio, la Camera si degnerà di esaminare il suo messaggio dello scorso 8 ottobre.

Se chi cura il sito internet e il profilo Facebook del Quirinale vorrà farsi un giro sulla mia pagina potrà vedere che ci sono stati molti commenti critici, se non negativi, alla nostra iniziativa di chiedere alla Presidenza della Repubblica di intervenire. Giustamente qualcuno ha evidenziato la gravità del reato per cui è in carcere Di Sarno, un omicidio resta un omicidio. Ciò detto, però, il suo intervento, caro Presidente, ha rimesso le cose secondo la logica della Costituzione che, quando fa comodo “è la più bella del mondo”, altrimenti si fa finta di non conoscerla.

La pena deve avere una tendenza rieducativa e comunque non può mai diventare una vendetta sociale. Ed è bello e giusto che sia stato Lei, presidente Napolitano, a dare l’esempio, Per l’ennesima volta.

Fonte: Italia-24News

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