“ENZO TORTORA, UNA FERITA ITALIANA”, UN FILM CHE DOVREBBE FAR PARTE DELLA NOSTRA EDUCAZIONE CIVILE

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“I DON’T DREAM AT NIGHT, I DREAM AT DAY, I DREAM ALL DAY; I’M DREAMING FOR A LIVING.” - Steven Spielberg

Di Luigi Crespi Ora, adesso, sono migliaia le persone che passeranno una notte d’angoscia buttati come pezzi di carne all’ammasso dentro una cella; tra loro ventimila sono innocenti. Ne basterebbe uno per mobilitare chi ci rappresenta, chi dovrebbe raccontare la nostra storia di comunità, di Paese, chi dovrebbe difenderla e onorarla. Invece si contendono le spoglie dei resti di una coscienza civile che, annichilita, evapora come il sudore sul corpo di un malato.

Alla violenza dell’ingiustizia, all’arroganza del potere, si somma l’opportunismo di rappresentanti del popolo mai eletti, mai scelti, maledetti nominati, bavosi e vocianti cloache di uno stato che contiene sempre meno valori e speranze dei suoi cittadini.

Immutabile pantano, immobile fetore; sembra che nulla sia destinato a cambiare, ma sono film come quello che Ambrogio Crespi ha realizzato sul caso Tortora, che ieri sera ho potuto vedere in anteprima, che sono capaci di risvegliare le coscienze, di ridare attenzione alla gerarchie dei valori che sono radicati dentro di noi.

Questo film dovrebbe essere visto nelle scuole; dovrebbe fare parte della nostra educazione civile, non dovrebbe essere mai rimosso dalla nostra memoria collettiva. Prima o poi le cose cambiano. Cambiano sempre e per sempre, cerchiamo di non essere complici di un’attesa tragicamente troppo lunga.

Grazie Ambrogio

http://docufilmenzotortora.it/

 

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