DOCUWEB CHICO FORTI, QUANDO FINIRA’ QUESTO INCUBO? – VIDEO

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“I DON’T DREAM AT NIGHT, I DREAM AT DAY, I DREAM ALL DAY; I’M DREAMING FOR A LIVING.” - Steven Spielberg

15 giugno 2000, Enrico Forti, detto Chico, viene condannato all’ergastolo da una giuria popolare della Dade County di Miami per l’omicidio di Dale Pike. L’intero dibattimento si basa esclusivamente su debolissime prove circostanziali, e la decisione della giuria popolare lascia tutti esterrefatti: sulla colpevolezza di Chico Forti i dubbi sono moltissimi, sono concreti, anzi, il sospetto più che fondato è che i fatti siano andati in modo molto diverso rispetto a quello che l’accusa ha raccontato.

Però, da oltre tredici anni, Chico Forti sconta la sua pena in carcere, da dove continua con forza a ribadire la sua innocenza; nonostante abbia esaurito ogni via giudiziaria, la sua lotta non si ferma, la speranza e la tenacia di chi crede in lui e di chi lo sostiene non diminuisce.

Il tam tam in rete per difenderlo è guidato su Twitter dai profili Official Chico Forti e da Le Leonesse di Chico, ma sono tante anche le personalità del mondo della comunicazione e dello spettacolo che hanno preso a cuore la sua causa, da Clemente Mimun a Marcello Masi, da Red Ronnie a Fiorello e Jovanotti.

Il documentario che ho realizzato con la produzione del “Gruppo Datamedia Comunicazione”, racconta la storia di Chico Forti attraverso le commoventi immagini e le sue parole. Le parole di chi ha imparato in carcere cosa significa il pianto, di chi ha scoperto una nuova forma di dignità e di coraggio, quella di chi risponde a testa alta alle ingiustizie e continua a difendere la propria innocenza ad ogni costo.

So cosa significa, l’ho sperimentato sulla mia pelle: è un’esperienza che ti segna profondamente. Il dolore più grande per un uomo è quello di subire un’ingiustizia, essere costretto dietro le sbarre, avvolto da cemento armato, senza sentire il vento della libertà, soprattutto per uomo come Chico che con il surf cavalcava la vita.

Sento profondamente il suo dolore.

So cosa prova.

So cosa sente.

So cosa significa stare lontani dai propri figli.

Mentre realizzavo questo docuweb mi sono commosso riportando alla memoria i miei stessi ricordi, perché le sue parole rispecchiano le mie, soprattutto quando dice che il pianto è una valvola di sfogo.

Chico, se sei una persona innocente, e sicuramente lo sei, non finirò mai di stare al tuo fianco e nel mio piccolo combatterò fino al giorno in cui anche i tuoi cancelli finalmente si apriranno facendoti sentire il profumo della libertà.

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