“La Calabria è terra meravigliosa, va raccontata e bisogna dare spazio al desiderio di rivincita. A San Luca ho percepito i problemi, che sono quelli del Sud e quelli di un sistema criminale che ha impoverito i luoghi, ma anche la voglia di ribellarsi, di reagire, di scegliere la legalità”.
Cosi il regista Ambrogio Crespi lancia il backstage del docufilm su San Luca, il Paese calabrese che non vota da undici anni.Il regista che, con lo stesso Klaus Davi, è impegnato nel progetto ‘La Mano nera’, il film denuncia che racconta le storie dei testimoni di giustizia e di chi si è opposto alla criminalità organizzata, è stato in Calabria e ci tornerà ancora nei prossimi giorni.
Ha incontrato i cittadini ed i candidati, per raccontare i fatti. Con Crespi il calabrese Francesco Barozzi, al suo fianco nella produzione dei progetti cinematografici.“Ho collaborato con Klaus Davi che è uno degli interpreti di questo sentimento di rivincita contro la ndrangheta, ho visto sul campo Benedetto Zoccola, uomo coraggio, ed ho sentito le ragioni di Bruno Bartolo.
Soprattutto mi sono agganciato alla realtà, ho raccontato i luoghi, le paure e la rassegnazione, e la speranza. Che c’è ed è forte” ha concluso.