DATA24NEWS: SI CHIUDE L’XI SALENTO INTERNATIONAL FILM FESTIVAL, VINCONO “AGNUS DEI” E “ENZO TORTORA UNA FERITA ITALIANA”

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“I DON’T DREAM AT NIGHT, I DREAM AT DAY, I DREAM ALL DAY; I’M DREAMING FOR A LIVING.” - Steven Spielberg

Si è chiusa ieri l’undicesima edizione del Salento International Film Festival che, come ogni anno, ha trasformato Tricase, perla del Salento, in un vero e proprio olimpo del cinema indipendente internazionale.

La settimana intensa di proiezioni e ospiti, ha visto trionfare, nella sezione lungometraggi, la pellicola albanese di Agim Sopi “Agnus Dei”, che racconta uno spaccato di cronaca della drammatica guerra in Kosovo. La pellicola ha saputo incantare la giuria grazie alla “capacità di estrapolare dalla tragica grandezza collettiva di ogni conflitto, come anche delle guerre etniche, gli strazi più intimidi impronta familiare, in un intreccio diabolico che fa aggallare la parte buia di ogni coscienzae riduce a effetto collaterale inevitabile anche le stragi degli innocenti e, tuttavia, lascia aperta la via di una redenzione e rigenerazione attraverso l’amore”.

Sempre nella sezione lungometraggi un premio va alla colonna sonora di “A Small September” di Toygar Isikli, mentre per le performance attoriali sono stati premiati rispettivamente Florentine Kraff per “Tempo girl” e Jonny Cpyne, il protagonista di “African Gothica”.

Si impone tra i documentari, invece, “Enzo Tortora, una ferita italiana” di Ambrogio Crespi. La pellicola, già più volte salita agli onori della cronaca nei mesi scorsi, ha il merito non solo di aver fatto tornare di attualità una storia mai dimenticata e la giuria ha premiato il docufilm “per l’altissimo valore etico, per il coraggio e la fedeltà ai fatti, con cui si rievoca una pagina nera della storia della giustizia e del diritto italiano”. Menzione speciale, sempre per la sezione documentari, va al prodotto australiano “Lygon Street – si parla italiano” di Shannon Swan e Angelo Pricolo, oltre che a “Va pensiero – Storie ambulanti” di Dagmawi Yimer.

Da non dimenticare la ricca sezione dei cortometraggi. Quest’anno si impongono per l’Italia “Alle Corde” di Andrea Simonetti; “White Shoe” di Mauro Borrelli per i conti internazionali; “9″ di Kimberly Warner per la categoria “alle donne piace corto” e “La Telecamera” del tricasino Jacopo Spaziani, per la sezione “animazione”. Menzione speciale va al corto “Oro Verde” di Pierluigi Ferradini.
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