“Sono poco comprensibili le motivazioni che hanno portato all’esclusione del documentario su Enzo Tortora dal Festival del Cinema di Roma. La Rai valuti di porre rimedio a questo ennesimo sfregio alla memoria di Tortora, mettendo in onda il filmato su una delle sue reti”. Il deputato Pd Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai, interviene cosi’ sulla polemica lanciata qualche giorno fa da indiscrezioni di stampa. E annuncia l’invio di una lettera alla presidente della Rai, Anna Maria Tarantola.
“Proprio nei giorni in cui ha destato scandalo la conclusione del caso di Silvio Scaglia, incarcerato preventivamente per mesi prima di venire scagionato da tutte le accuse – sottolinea Anzaldi in una nota – l’ingiustizia nei confronti di Enzo Tortora si arricchisce, purtroppo, di un nuovo tassello. Il suo caso resta un tabu’ anche al Festival di Roma. La Rai, protagonista del Festival con numerose opere, potrebbe rimediare dedicando una serata all’approfondimento della sua vicenda, a trent’anni dal terribile arresto”. “Si tratterebbe di un riconoscimento dovuto – conclude il parlamentare Pd – ad uno dei protagonisti del servizio pubblico radiotelevisivo, divenuto purtroppo anche simbolo della malagiustizia”. Il documentario, firmato dal regista Ambrogio Crespi , si intitola ‘Tortora una ferita italiana’. Raccoglie interviste molti esponenti del partito radicale, da Mauro Mellini a Marco Pannella, Rita Bernardini e anche un’intervista a Corrado Carnevale, all’epoca primo presidente della prima sezione penale della Cassazione.
Fonte: Ansa