Di Monica Gasbarri – Un film coraggioso e fedele. Così, Raffaele Della Valle, legale difensore di Enzo Tortora, definiva l’opera di Ambrogio Crespi, dopo averla vista per la prima volta. In quell’occasione, l’avvocato non aveva saputo trattenere una certa commozione e ora, anche se da quella proiezione alla quale aveva partecipato a Monza è passato qualche mese, le emozioni e i sentimenti sono sempre gli stessi. La magia del ricordo di Enzo Tortora si compie ogni volta che il racconto della sua vicenda umana e giudiziaria scorre sullo schermo.
Per quanti ancora non hanno avuto modo di vedere il docufilm, il prossimo appuntamento con “Enzo Tortora, una ferita italiana” è a Lissone, nella provincia di Monza e Brianza, nell’ambito di “Lissone per la Legalità 2014″. Il documentario sarà proiettato domani sera, mercoledì 11 giugno, alle 21:00 nell’auditorium di Palazzo Terragni, in Piazza Libertà. L’evento è stato organizzato dalla Città di Lissone in collaborazione con Cineteatro Excelsior.
Assieme all’avvocato Della Valle, interverrà Gianni Rubagotti, membro dell’Associazione Radicale Enzo Tortora. A lui il compito di parlare del film e, soprattutto, di ricordare Tortora. Anche per lui, la visione del docufilm è sempre motivo di emozione: “questo è un film che fa volere bene a Tortora come a un amico scomparso: perché è questo che alla fine è stato” racconta in una intervista a Italia-24News. Una brava persona che ha cercato di aiutare tutti noi ad avere un sistema giudiziario migliore e soprattutto un uomo, cosa tanto rara nel paese della doppia morale, con la schiena dritta, sempre pronto a perdere tutto per non perdere la sua dignità”.
Ancora un’occasione, dunque, per ascoltare dalle parole dei protagonisti di questa storia, il racconto di quegli anni di calvario e di lotta, per commuoversi con le immagini di una vita, quella di Tortora, spesa in nome di una giustizia giusta. Chimera da inseguire e per la quale lottare con tutte le forze.
Fonte: Italia24News